A rischio nei prossimi giorni le riscossioni coattive dei tributi locali e delle multe da parte dei Comuni. E’ arrivato il termine di Equitalia, con lunedì prossimo la società pubblica cesserà le operazioni di riscossione per conto dei Comuni.

 

Il tutto è stato generato da una comunicazione di Equitalia con la quale veniva richiesto ai comuni di non inviare più i ruoli, ovvero gli elenchi dei debitori, a partire da lunedì 20 maggio. Tutto ciò nel rispetto di una legge (articolo 7 del decreto legge 70/2011, meglio conosciuto come decreto Sviluppo) che farà cessare le attività di Equitalia nei servizi di riscossione per gli enti locali – dopo ben tre proroghe – il 30 giugno prossimo.

 

Una situazione difficile che vede coinvolti circa 6mila Comuni che, nei prossimi giorni, saranno alle prese con il cambio della società di riscossione dei tributi. Ciò significa che 3/4 dei Municipi italiani, la stragrande maggioranza, non ha ancora provveduto a sostituire le società di riscossione, con il conseguente rischio di aprire una voragine nell’incasso di multe e tributi.

 

Ma cosa cambia? In questa precaria situazione si apre l’incognita sul pagamento di tributi e sanzioni: meglio pagare comunque o qualcuno potrà trarre vantaggi dalla cessazione delle operazioni da parte di Equitalia?