La perdita di gettito derivante dal mancato rinnovo per il 2010 della maggiorazione dell’addizionale regionale IRPEF (1,4%) è pari a circa 137,6 milioni di euro, di cui circa 76 milioni derivanti dai contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro: tali risorse avrebbero potuto essere destinate alla riduzione dei ticket sanitari.

Infatti, le entrate delle ASL venete grazie ai ticket sono pari a 125 milioni di euro. Pertanto, si sarebbe potuto prevederne la totale abolizione, nei limiti delle disposizioni legislative nazionali, ovvero una riduzione del 60%, se si fosse deciso di mantenere l’applicazione dell’aliquota del addizionale IRPEF ai livelli massimi per i soli veneti con redditi superiori a 50.000 euro.

In subordine, tali risorse potevano essere indirizzate ad un consolidamento del Fondo regionale per la non autosufficienza, destinate ad aiutare le persone anziane e i disabili: con 137,6 milioni di euro le risorse a tale Fondo sarebbero aumentate del 20,1%

 

Il 2010 è il primo anno, dal 2002, in cui ai contribuenti Veneti non verrà applicata alcuna maggiorazione sul prelievo legato all’addizionale regionale IRPEF.

Infatti, con la Legge Finanziaria Regionale per il 2010 non è stata riproposta la maggiore aliquota pari all’1,4% per i contribuenti con reddito imponibile superiore a 29.500 euro.

Pertanto, anche a questi soggetti il prelievo IRPEF regionale sarà pari allo 0,9% del loro imponibile.

Lo sgravio complessivo ammonta a circa 137,6 milioni di euro[1]. Per un contribuente con reddito imponibile di 30.000 euro si ha un risparmio di 150 euro, cifra che aumenta di 5 euro per ogni 1.000 euro di imponibile.


[1] Relazione al bilancio di previsione della Regione Veneto per l’anno 2008 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n 19/1 del 29 febbraio 2008.

 

Vedi le tabelle allegate