Il D.l. 63/2013, in vigore dal 6 giugno 2013, ha previsto per i soggetti che eseguono lavori di ristrutturazione un’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili. La detrazione è del 50% sul limite massimo di spesa di 10.000 Euro, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. La norma è ora al Parlamento per l’iter di conversione in legge, e dopo l’esame del Senato l’agevolazione è stata estesa anche agli elettrodomestici di classe almeno “A+”.
Nell’attesa della conversione in legge del D.l. 63/2013
Attualmente la detrazione per gli elettrodomestici non è ancora in vigore, il testo modificato dal Senato dovrà infatti passare alla Camera e ottenere l’approvazione definitiva. In attesa del testo ufficiale della legge di conversione, al momento risultano detraibili al 50% gli acquisti di mobili, e considerata la sinteticità della norma, l’Agenzia delle Entrate (con il comunicato stampa del 4 luglio 2013) ha ritenuto di dover specificare le corrette modalità di pagamento per la fruizione del bonus.
Il pagamento dei mobili deve essere eseguito con bonifico bancario o postale, con le medesime modalità previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione; pertanto è necessario che nei bonifici siano indicati:
• causale del versamento utilizzata attualmente dalle banche e dalle poste per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione;
• codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione;
• numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Osservazioni
Le istruzioni sulle modalità di pagamento non sono previste nel testo di legge (art. 16 comma 2 del D.l. 63/2013), e sono arrivate 28 giorni dopo la sua entrata in vigore, “spiazzando” tutti coloro che nel frattempo hanno acquistato con assegno, bancomat, carta di credito o contanti.
Si consiglia pertanto a tutti i contribuenti interessati alla fruizione dell’agevolazione di rispettare le modalità di pagamento indicate dall’Agenzia delle entrate, nonostante il bonifico non sia la modalità più agevole per l’acquisto dei mobili.
Si resta in attesa di ulteriori chiarimenti e del testo finale di conversione in legge per conoscere nel dettaglio l’agevolazione, i suoi termini e soprattutto l’eventuale estensione del bonus agli acquisti di elettrodomestici.