E’ in arrivo una raffica di audizioni in Parlamento per raccogliere contributi sul disegno di Legge di Stabilità, ddl che , per stessa volontà del governo, è aperto a modifiche.
I principali punti sui quali saranno impegnate le forze politiche saranno, in primis, le modalità di distribuzione delle risorse per il cuneo fiscale destinate ai lavoratori dipendenti (1,5 miliardi di euro). Una divisione secca porterebbe mediamente solo 14 euro al mese in più sugli stipendi di ciascun lavoratore.
Altro capitolo aperto sul quale è indispensabile agire è quello delle aziende municipalizzate, priorità espressa anche dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni.
Va corretto, inoltre, lo sconto Irpef per i redditi compresi tra i 15.000 ed i 20.000 euro annui. Attualmente la riduzione prevista è di 152 euro l’anno, una cifra troppo esigua. In secondo luogo va fatto un intervento sulle pensioni: l’indicizzazione indicata dal Governo mette ancora una volta le mani nelle tasche dei pensionati.
Nodi scottanti sui quali sarà indispensabili intervenire al più presto saranno anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per 330 milioni di euro e resta da capire poi che cosa il governo deciderà sulla seconda rata dell’Imu.
C’è da segnalare che le richieste che arrivano sulla Legge di Stabilità sono superiori, come d’altronde accade ogni anno, alle risorse effettivamente a disposizione. Ma ci sono vari capitoli attualmente fuori dal ddl sui quali si conta per avere diversi miliardi di euro in più a disposizione.