Con i grandi processi di trasformazione urbana previsti nell’area circostante la stazione ferroviaria di Mestre, quelli abbozzati per il recupero di piazza Barche e quelli che ridaranno vita a tutta la zona dell’ex Umberto I°, nel giro di pochi anni il volto della città è destinato a cambiare completamente.

Per queste ragioni la CGIA ha deciso di istituire un osservatorio  economico/sociale permanente per il monitoraggio di queste aree investite dal cambiamento. A monte, ovviamente, verrà eseguita un’analisi territoriale/urbanistica e delle  consultazioni aperte ai soggetti economici e sociali interessati da questi cambiamenti. Obbiettivo ? In primo luogo capire il sentiment di cittadini, organizzazioni e attività economiche. In secondo luogo avere a disposizione delle chiavi di lettura che consentano all’Associazione di prendere posizione su questa o quella scelta urbanistica.  

“Il primo step riguarderà la zona  attorno alla stazione ferroviaria di Mestre – segnala il Presidente della CGIA Roberto Bottan -. La forte concentrazione di strutture alberghiere previste sta sicuramente riqualificando questa zona ma, al contempo, sta sollevando una serie di perplessità tra alcune fasce dell’opinione pubblica che guarda con molta diffidenza alla diffusione, anche in Terraferma, di una cultura mono-turistica che nel tempo potrebbe riproporre gli stessi effetti negativi che ha arrecato al centro-storico di Venezia”.

Per tali ragioni la CGIA ha deciso di accendere i riflettori dapprima su questa area.

“Con l’istituzione di questo osservatorio permanente – conclude Bottan – tenteremo di decifrare quali ricadute si registreranno  nel campo della mobilità e misureremo la capacità di tenuta delle infrastrutture viabilistiche esistenti.  Cercheremo, inoltre, di stabilire gli effetti economici e sociali diretti e indiretti che queste trasformazioni avranno per il mondo dell’artigianato e del piccolo commercio. Una sfida che vogliamo affrontare senza pregiudizi, ma con il conforto dei dati statistici e delle analisi qualitative”.

 

La CGIA fa sapere che i primi risultati di queste analisi saranno disponibili all’inizio dell’estate. 

 

Mestre 25 gennaio 2019