L’Unione europea ha emesso il regolamento UE 61/2011, sulle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa d’oliva ed i relativi metodi di analisi.
Grazie al nuovo parametro dei metil esteri degli acidi grassi (MEAG) ed etil esteri degli acidi grassi (EEAG) introdotto dal provvedimento, sarà possibile scoprire la presenza di queste sostanze nell’olio. Se il loro contenuto è basso, l’olio è di qualità, in quanto è stato ottenuto da olive in buono/ottimo stato (conservazione, stoccaggio ecc…). Se invece le olive non sono state molite in condizioni sanitari ottimali (cattivo stoccaggio della materia prima), si genera la loro degradazione, con il risultato di ottenere dalle stesse, dopo la molitura, un peggioramento della qualità dell’olio, che si accompagna ad un innalzamento della quantità di alchil esteri. Il nuovo regolamento fissa un livello massimo di queste sostanze, garantendo una migliore qualità degli oli extravergini e consentendo di contrastare l’impiego di oli deodorati ottenuti con materia scadente. In virtù di tale regolamento dovrebbero quindi venire finalmente esclusi dal commercio quegli oli di oliva deodorati che vengono spesso importati per essere spacciati per extra vergini ingannando i consumatori e facendo concorrenza sleale con prezzi bassi ai produttori italiani impegnati nella tutela della qualità. Il regolamento entrerà in vigore dal prossimo 1 marzo e gli oli imbottigliati entro questa data avranno una scadenza di 18 mesi. La norma pone fine alla concorrenza sleale nei confronti della produzione nazionale che provoca ricorrenti difficoltà di mercato mettendo a rischio l’uliveto italiano che può contare su 250 milioni di piante e sulla punta di diamante rappresentata da 40 oli extravergine d’oliva Dop/Igp.
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