Dal primo gennaio addio alle shopper, ma solo virtualmente. I negozianti infatti potranno esaurire le scorte, senza però far pagare i sacchetti ai clienti. Occhio allo scontrino: non dovrà più comparire la voce “Shopper”. Il ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo economico hanno già annunciato che saranno effettuati controlli per verificare “il rigoroso rispetto della normativa”.
Dopo tre proroghe l’addio alle buste inquinanti entra nel vivo, anche se serviranno diversi mesi – forse anni – per farle scomparire del tutto. Qualcuno continuerà a portarsele dietro al supermercato, altri le useranno per la spazzatura oppure le getteranno nel cassonetto della differenziata riservato alla plastica, liberandosene definitivamente.
Vengono banditi tutti i sacchetti non rispondenti ai criteri fissati dalla norma tecnica comunitaria EN 13432. Lo stop alle shopper di plastica consentirà di mettere al bando le buste realizzate in polietilene, un materiale i cui tempi di degradazione vanno dai 100 ai mille anni. Al suo posto sono già arrivati materiali biodegradabili e quindi più ecologici.
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