Dal 12 agosto 2018 sarà vietato l’utilizzo del sorbato di calcio (E 203) in cinquantanove prodotti alimentari e in due categorie di additivi alimentari. Questo in sintesi è quanto prevede il Regolamento UE n. 2018/98 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea del 23 gennaio u.s.
Il Regolamento è stato adottato a seguito del parere espresso il 30 giugno 2015 dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare – EFSA – dove ha dichiarato di non essere stata in grado di confermare la sicurezza del sorbato di calcio per mancanza dei dati sulla sua genotossicit๠e dall’esito negativo del bando indetto il 10 giugno 2016 dalla stessa Commissione per raccogliere eventuali dati scientifici o tecnologici.
Il Regolamento entrerà in vigore il 12 febbraio 2018 e si applicherà a partire dal 12 agosto 2018 alle seguenti categorie di alimenti e additivi:
Categorie di alimenti
nei prodotti non aromatizzati a base di latte fermentato, trattati termicamente dopo la fermentazione;
nei prodotti aromatizzati a base di latte fermentato, compresi i prodotti trattati termicamente;
nel formaggio non stagionato;
nel formaggio stagionato;
nel formaggio ottenuto dal siero di latte
nel formaggio fuso;
nei prodotti caseari;
nei prodotti analoghi dei prodotti lattiero-caseari, compresi i preparati per la macchiatura di bevande;
nelle altre emulsioni di oli e grassi comprese le paste da spalmare ed emulsioni liquide;
negli ortofrutticoli freschi interi;
negli ortofrutticoli essiccati;
negli ortofrutticoli sottaceto, sott’olio o in salamoia;
nelle preparazioni della frutta e degli ortaggi;
nella confettura extra e nella gelatina extra;
nelle confetture, nelle gelatine e nelle marmellate di frutta e nella crema di marroni;
nelle altre creme da spalmare analoghe a base di frutta ed ortaggi;
nei prodotti trasformati a base di patate;
negli altri prodotti di confetteria, compresi i microconfetti per rinfrescare l’alito;
nelle gomme da masticare (chewing-gum);
nelle decorazioni, nei ricoperture e nei ripieni;
nei gnocchi di patate;
nei ripieni di paste alimentari farcite (ravioli e prodotti analoghi);
nelle pastelle;
nei cereali precotti o trasformati;
nel pane e nei panini;
nei prodotti da forno fini;
nei prodotti a base di carne non sottoposti a trattamento termico;
nei prodotti a base di carne sottoposti a trattamento termico;
negli involucri e rivestimenti e decorazioni per carni;
nel pesce e nei prodotti della pesca trasformati, compresi i molluschi e i crostacei;
le uova di pesce;
le uova e gli ovoprodotti trasformati;
gli edulcoranti da tavola in forma liquida;
i condimenti;
la senape;
le zuppe, le minestre e i brodi;
le salse;
le insalate e nella pasta da spalmare a base di aromi;
nei prodotti a base di proteine;
negli alimenti dietetici destinati a fini medici speciali;
negli alimenti dietetici contro l’aumento di peso, che sostituiscono l’alimentazione quotidiana o un pasto (l’intera alimentazione quotidiana o parte di essa);
nei succhi di frutta e nei succhi di ortaggi;
nei nettari di frutta, nei nettari di ortaggi e nei prodotti analoghi;
nelle bevande aromatizzate;
nella birra e nelle bevande a base di malto;
nel vino, negli altri prodotti e nelle bevande analoghe analcoliche;
nel sidro e nel sidro di pere;
nel vino di frutta e nel made wine;
nell’idromele;
nei vini aromatizzati;
nelle bevande aromatizzate a base di vino;
nei cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli;
nelle altre bevande alcoliche, comprese le miscele di bevande alcoliche e analcoliche e le bevande spiritose con grado alcolico inferiore al 15 %;
negli snack a base di patate, di cereali, di farina o di amido;
nella frutta a guscio trasformata;
nei dessert;
negli integratori alimentari in forma solida, comprese capsule, nelle compresse e simili;
negli integratori alimentari in forma liquida.
Categorie di additivi alimentari
gli additivi alimentari diversi dai supporti negli additivi alimentari;
gli additivi alimentari, compresi i supporti, negli aromi alimentari.
Note: 1 Capacità di alcuni agenti chimici di danneggiare l’informazione genetica all’interno di una cellula causando mutazioni ed inducendo modificazioni all’interno della sequenza nucleotidica o della struttura a doppia elica del DNA di un organismo vivente.