Nei confronti delle imprese private, la CGIA di Mestre stima che i mancati pagamenti delle Asl e delle Aziende ospedaliere hanno raggiunto, e probabilmente anche superato,  la soglia dei 40 miliardi di euro, il 70%  dei quali  è in capo alle strutture ospedaliere del Centro-Sud.

 

Una cifra imponente che si è accumulata negli anni a seguito dei ritardi con i quali la sanità salda i propri fornitori. Al Sud la situazione più drammatica: per quanto riguarda le forniture dei dispositivi medici, nei primi 11 mesi del 2011 i tempi medi di pagamento in Calabria hanno raggiunto i 925 giorni; 829 sono i giorni registrati in Molise; 771 in Campania e 387 nel Lazio. Le oasi più felici, invece,  sono le sanità  della Lombardia (112 giorni), del Friuli Venezia Giulia  (94 giorni) e del Trentino Alto Adige (92 giorni).

 

A livello medio nazionale il dato ha raggiunto i 299 giorni. Con l’avvento della crisi, l’allungamento dei tempi di incasso delle fatture emesse dalle aziende fornitrici è aumentato in quasi tutte le Regioni, con una punta di 234 giorni registrata in Calabria. Dal 2009 al 2011, solo sei Regioni hanno accorciato i tempi: la Valle d’Aosta ed il Trentino A.A. (-5 giorni), il Lazio (-9), la Lombardia (-13), la Basilicata (-48) e la Puglia (-92).

 

“Per chi lavora con le Asl – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – l’attesa del pagamento è diventata una vera e propria ‘via crucis’. Per  ricevere i soldi delle forniture di Tac, siringhe, farmaci, servizi di lavanderia, pulizie, mense e servizi di sterilizzazione bisogna attendere tempi biblici. Nel frattempo, le imprese che subiscono un aggravio di oneri connessi all’esposizione verso il sistema bancario, devono sostenere anche una serie di costi amministrativi per  sollecitare i pagamenti, senza contare che ancora una volta sono le piccole imprese a subire in misura maggiore gli effetti negativi del costante deterioramento della situazione di cassa degli Enti sanitari”.

 

 

A fronte di questa situazione, la CGIA rivolge un invito al Premier, Mario Monti, di  recepire in tempi brevi la Direttiva Europea contro i ritardi   dei pagamenti che prevede, nelle transazioni commerciali tra imprese private e tra imprese e Pubblica Amministrazione, il pagamento entro 30 o al massimo 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura.

 

 

Tempi medi di pagamento della Sanità alle imprese (*) 

 

In giorni (**) 

 

Rank dei peggiori pagatori Regioni 2009 2010 2011 (***) Var. 2011-2009
1 CALABRIA 691 804 925 +234
2 MOLISE 630 761 829 +199
3 CAMPANIA 621 704 771 +150
4 LAZIO 396 400 387 -9
5 SARDEGNA 267 300 312 +45
6 PUGLIA 401 331 309 -92
ITALIA 277 285 299 +22
7 EMILIA ROMAGNA 272 278 288 +16
8 SICILIA 217 261 285 +68
9 VENETO 239 258 281 +42
10 PIEMONTE 261 243 273 +12
11 TOSCANA 200 232 246 +46
12 ABRUZZO 212 207 217 +5
13 LIGURIA 180 170 196 +16
14 UMBRIA 148 162 161 +13
15 MARCHE 146 124 157 +11
16 BASILICATA 188 140 140 -48
17 VALLE D’AOSTA 118 120 113 -5
18 LOMBARDIA 125 116 112 -13
19 FRIULI VENEZIA GIULIA 79 84 94 +15
20 TRENTINO ALTO ADIGE 97 91 92 -5
 

 

(*) Tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbliche con riferimento alle forniture di dispositivi medici.
(**) Numero dei giorni che, mediamente, separano la data di fatturazione dalla data di incasso,
ovvero indica il tempo medio di incasso di un’impresa fornitrice. 

 

(***) Media dei primi 11 mesi del 2011.
Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Assobiomedica