La riforma del mercato del lavoro, da attuarsi mediante legge delega, potrebbe modificare radicalmente la normativa sui licenziamenti

 

La riforma del mercato del lavoro, da attuarsi mediante legge delega, potrebbe modificare radicalmente la normativa sui licenziamenti. In commissione Lavoro, in Senato, è giunto un emendamento all’articolo 4 presentato dal governo e concordato con la maggioranza che spiana la strada al superamento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (che impedisce, alle aziende con più di 15 dipendenti, di licenziare senza giusta causa o giustificato motivo prevedendo, laddove il giudice lo disponga, il reintegro del lavoratore licenziato).

 

Nel testo del provvedimento, si ipotizza l’assenza di tale garanzia per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, in parte controbilanciata da un sistema di tutele crescenti nel tempo; tali tutele consisteranno, prevalentemente, in un eventuale congruo indennizzo proporzionale all’anzianità del dipendente presso l’azienda. L’operazione – nelle intenzioni del premier Matteo Renzi – dovrà essere condotta in porto contestualmente ad una revisione degli ammortizzatori sociali volta ad impedire qualsivoglia iniquità e a preservare la pace sociale nel Paese.

 

 

18 settembre 2014