I segnali hanno ripreso a manifestare fiducia nell’Italia. La stessa Commissione europea, rimarcando come la crescita del nostro Paese sarà fragile, incerta, e ben al di sotto delle aspettative, ha tuttavia registrato come il rapporto deficit/Pil sia nettamente migliorato e destinato a restare sotto il tetto del 3% grazia alla ritrovata stabilità finanziaria.
Ne è prova il piazzamento di tutti i 3,5 miliardi di Ctz e Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona di ieri, con il tasso dei primi ai livelli minimi storici e lo spread, sempre ieri, stabile a 194; in particolare, i Bpt sono stati collocati all’1,20% dall’1,39% precedente mentre i Ctz sono calati, per la prima volta dall’introduzione dell’euro, sotto l’1%, passando a 0,822% dall’1,031% dell’asta di gennaio.
Oggi, il Tesoro ha replicato il successo, piazzando tutti gli 8,5 miliardi in Bot a sei mesi a 0,455%, ben 14 punti in meno dall’emissione dello scorso 29 gennaio, ovvero del tasso minimo storico per questo genere di emissione; peraltro, la domanda è stata 1,44 volte l’offerta, ovvero di 12,21 miliardi di euro.
Lo spread, nel frattempo, viaggia a quota 190.