Riduce le proprie stime di crescita globale la Banca Mondiale per quest’anno alla luce del rallentamento maggiore del previsto da parte dei Paesi emergenti, Cina e Brasile in particolare. Inoltre l’austerity e la debole fiducia degli investitori hanno approfondito la contrazione economica in Europa.
Le nuove stime della World Bank sono di una crescita del Pil mondiale pari al 2,2% nel 2013, minore rispetto al +2,4% indicato ad inizio anno. Quindi ora la previsione è di un rallentamento rispetto al +2,3% dello scorso anno. Riviste al ribasso, in particolare, le stime di crescita per Cina, Brasile ed India. Il rapporto della Banca Mondiale rimarca come la ripresa rimane incerta e irregolare.
Tagliate stime anche su Eurozona e Paesi emergenti. Il rapporto della Banca Mondiale ha rivisto con decisione al ribasso la stima sull’eurozona con una recessione più grave pari allo 0,6% rispetto alla contrazione del 0,1 per cento indicata in gennaio. Per i Paesi in via di sviluppo collettivamente è prevista un’espansione del 5,1 per cento, inferiore al 5,5 per cento stimato a gennaio. La prospettiva sulla Cina è stata ridotta al 7,7 per cento dal 8,4 per cento precedente, per l’India visto un +5,7% del Pil dal +6,1% indicato in precedenza mentre la crescita del Brasile dovrebbe essere di solo il 2,9% (da 3,4%).
La Banca Mondiale prevede gli Stati Uniti cresceranno del 2% quest’anno a fronte di una previsione a gennaio per un’espansione dell’1,9%.