“Sì alle sanzioni per chi non consentirà il pagamento con il bancomat delle transazioni superiori ai 5 euro, ma il Pos non sia obbligatorio per tutte le categorie artigiane”.

A dirlo è il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo, dopo aver appreso la notizia che entro il prossimo mese di settembre il Governo introdurrà le sanzioni per quelle attività che non accetteranno i pagamenti con le carte di credito per importi superiori ai 5 euro.

“Con l’introduzione delle sanzioni, milioni di attività che lavorano esclusivamente  per altre aziende o per la Pubblica amministrazione –  prosegue Paolo Zabeo – saranno obbligate a dotarsi del Pos e a sostenere dei costi del tutto inutili. Si pensi agli autotrasportatori, alle imprese di costruzioni che lavorano per il pubblico, alle aziende metalmeccaniche, a quelle tessili, a quelle dell’abbigliamento e della calzatura che lavorano in subfornitura,  alle imprese di pulizia che prestano servizio presso aziende private o enti pubblici e ai commercianti all’ingrosso. Tutte attività   che nella prassi quotidiana ricevono già adesso pagamenti tracciabili. In questi casi l’obbligo del Pos avvantaggerebbe solo le banche”.

Oltre a ciò, Zabeo solleva un altro aspetto molto penalizzante per molte attività artigianali:

“Gli idraulici, gli elettricisti, i falegnami, gli antennisti, i manutentori di caldaie, nonché i loro dipendenti e collaboratori, spesso si recano singolarmente presso la dimora o l’immobile del committente. Questo comporta che ciascun dipendente  o collaboratore dovrà essere dotato di un Pos. Chi ha voluto questa legge, ha idea di quali costi dovranno sostenere queste piccole attività artigianali ? ”