Rallenta il crollo del reddito disponibile delle famiglie. Lo certifica la Banca d’Italia nel suo Rapporto sulla stabilità finanziaria, in cui afferma che la ripresa del nostro Paese si sta estendendo, pur rimanendo fragile. Tra i fattori che stanno contribuendo al rilancio dell’economia vi sono, in particolare, il buon andamento delle esportazioni, grazie alle quali è migliorato l’avanzo corrente. Addirittura, l’avanzo primario italiano è pari al 2,2 per cento, ovvero, assieme alla Germania, il più alto della zona euro.

 

E, benché il debito in rapporto al prodotto sia passato dal 127 al 132,6 per cento, oltre un terzo di tale incremento è ascrivibile all’accelerazione del pagamento dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche e al sostegno finanziario ai Paesi dell’area euro. Aumentano, contestualmente, gli investimenti dei soggetti esteri, mentre ”gli indicatori di sostenibilità del debito pubblico, confermano per l’Italia un quadro di sostanziale equilibrio nel lungo periodo dei conti pubblici e di contenuto indebitamento del settore privato”.