Per la CGIA le misure cautelari devono essere proporzionali alle somme non versate. “Dal 2005 al 2010 – dichiara Giuseppe Bortolussi – il gettito da ruoli è più che raddoppiato. Dai 3,8 mld di euro di incasso registrati nel 2005, si è arrivati, l’anno scorso, ad un importo di 8,8 mld di euro: un aumento pari al +133,5%.

La ragione di questo successo è da imputare, oltre che ad una maggiore efficienza della società di riscossione, anche nelle nuove possibilità di utilizzo delle misure cautelari (grazie a recenti modifiche normative[1])”.

In particolare si fa riferimento alle maggiori possibilità di acquisire informazioni di natura finanziaria. Esse sono poi finalizzate all’iscrizione di ipoteca o al sequestro conservativo e alla validità anche per Equitalia delle misure conservative ottenute dall’Agenzia delle Entrate.

GETTITO DA RISCOSSIONE COATTIVA
Importi in milioni di euro
Anni    2005    2010
Somme riscosse    3.800    8.876
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre su
dati Corte dei Conti e Agenzia delle Entrate

Insomma, il tema della riscossione è molto delicato in quanto si tratta di coniugare le esigenze dell’Amministrazione Finanziaria a far rispettare le disposizioni tributarie con il diritto del contribuente di non vedersi aggredito con misure particolarmente invasive.

L’espropriazione, il sequestro conservativo, l’iscrizione di ipoteca, il fermo del veicolo – conclude Bortolussi – sono misure necessarie, ma vanno utilizzate con cautela valutando la necessità e la proporzionalità con le somme non versate. Pertanto, bene ha fatto il ministro Tremonti a richiamare gli uffici ad un uso più oculato, ad esempio, delle ganasce fiscali”.

(1)    D.L. 185/2008 e D.L. 78/2009