La Legge di Stabilità ha introdotto la nuova tassazione sugli immobili ma restano alcuni nodi da sciogliere come le detrazioni e le aliquote Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. Queste due questioni sono rimaste in sospeso ma il Governo si è ripromesso di affrontarle quanto prima per dare una boccata d’ossigeno ai Comuni.
Le modifiche alla Tasi, con la possibilità per i Comuni di introdurre nuove detrazioni a favore delle famiglie, potrebbero arrivare l’8 gennaio. In questa data, infatti, approderà al Senato il dl Imu-Bankitalia, quello che cancella la seconda rata per intenderci, e il Governo non esclude la possibilità di presentare un apposito emendamento sulla nuova tassa. La seconda possibilità sarebbe invece quella di un dl indipendente, approvato in un apposito Consiglio dei Ministri.
La nuova tassazione sulla casa consentirebbe ai Comuni di godere di una maggiore flessibilità nella fissazione delle aliquote e nella determinazione delle detrazioni. I sindaci potrebbero, in questo modo, aumentare dall’1 per mille l’aliquota fissata dalla Legge di Stabilità fino al 2,5 per mille, trasferendo le risorse ottenute alle detrazioni a favore delle famiglie numerose o in condizioni svantaggiate.
In questo modo i Comuni otterrebbero più o meno la cifra pari a 1,5 miliardi richiesta dall’Anci e quantificata dal ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, in 1,3 miliardi, 800 milioni in più rispetto ai 500 milioni già stanziati dalla Legge di Stabilità.
Si ricorda che il 24 scade invece il termine per i cittadini dei Comuni che hanno alzato l’aliquota nel corso del 2013 e che dovranno quindi versare anche il 40% del differenziale rispetto al 2012 sulla seconda rata Imu.