La prima edizione, evidentemente, è stata gradita dai contribuenti; al punto tale che il governo ha deciso di replicare. Nell’ambito dell’iter di conversione in legge del decreto 16/2014, è stata riaperta la possibilità di godere della cosiddetta rottamazione delle cartelle di Equitalia.
E’ stato fissato al 31 maggio il termine ultimo – a meno che non si stabiliscano ulteriori proroghe – per pagare senza interessi le cartelle esattoriali i cui ruoli siano stati affidati alla riscossione entro il 31 ottobre 2013. Sono incluse nell’agevolazione le entrate erariali quali l’Irpef e l’Iva e, limitatamente agli interessi di mora, anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto e le multe per violazione al codice della strada elevate da Comuni e Prefetture.
Come nella prima rottamazione, sono escluse le somme derivanti da condanne comminate dalla Corte dei conti, i contributi dovuti agli enti previdenziali come l’Inps o l’Inail, e i tributi locali che non sono riscossi da Equitalia.