Non è calato soltanto il numero delle compravendite di case, ma pure il loro prezzo: come comunica l’Istat, in base alle sue stime preliminari, negli ultimi tre mesi del 2013 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie (sia per viverci, che come investimento) è calato di 1,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 4,8 rispetto allo stesso periodo del 2012. Si tratta di una tendenza in corso, ormai, da due anni.
In ogni caso, il calo congiunturale deriva dal calo dei prezzi delle abitazioni nuove (-1,1 per cento) e di quelle esistenti (-1,3 per cento), mentre la caduta su base annuale dipende, da una parte, dall’ampliamento della diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (dal-2,5 del terzo trimestre per cento al -3,5), dall’altra, dal fatto che la contrazione dei prezzi di quelle esistenti è rallentata, passando dal 7,2 per cento al 5,3.
In generale, nel 2013 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 5,6 per cento rispetto al 2012; allora, la flessione tendenziale era stata del 2,8 per cento.