Nel 2013, sono state 904.960 le compravendite di unità immobiliari. Dunque, come rileva l’osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, si è determinata una perdita di 88mila unità, pari all’8,9 per cento in meno rispetto all’anno precedente.

 

Ciò significa che il mercato è tornato ai livelli del 1985, sebbene, rispetto all’anno precedente, la contrazione sia diminuita. Nel 2012, infatti, il calo era stato del 25 per cento. A crollare è, in particolare, il settore residenziale, dove si osserva un 9,2 per cento in meno di compravendite. Nel terziario, il calo è dell’11 per cento, nel settore commerciale del 7,3, mentre in quello produttivo del 7,7.

 

Nell’ultimo trimestre del 2013, inoltre, si osserva un andamento in linea con quello del trimestre precedente, con un calo generalizzato nelle grandi città, tranne a Milano e Bologna, dove, invece, ci sono stati aumenti, rispettivamente, del 3,4 e dell’1,5 per cento. Le città dove la contrazione è stata più vistosa sono Napoli e Genova (rispettivamente, (-3,8 e -3,1 per cento). Nel periodo che va da ottobre a dicembre 2013, infine, ci sono state 249.974 compravendite di unità immobiliari, pari al -7,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012.