Le regole per la cessione del credito potrebbero cambiare di nuovo, coinvolgendo tutte le agevolazioni (dai bonus edilizi a quelli fiscali e per il lavoro). La novità è stata inserita nel decreto Sostegni ter.

il Governo ha intenzione di procedere con una vera e propria stretta nei confronti di imprese e contribuenti che intendono avvalersi dei bonus statali riconosciuti in ambito edilizio, fiscale e non solo. Per evitare frodi e ridurre al minimo il rischio di raggiri ai danni dell’Erario, nel nuovo decreto Sostegni ter sono stati inseriti diversi paletti relativi alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Qualora la bozza del testo di legge venisse approvata così com’è, infatti, ai contribuenti e le imprese che richiedono e ottengono le agevolazioni sarà permesso cedere il credito (o chiedere lo sconto al momento dell’acquisto) una sola volta.
In questo modo si vuole evitare il ricorso al meccanismo elusivo dello scambio fatture – spesso tra imprese – di lavori mai eseguiti, che è stato sventato più volte dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza.

Evitare la produzione di false fatturazioni che generano crediti di imposta, ceduti a loro volta a intermediari finanziari (e quindi così monetizzati), è l’obiettivo principale di questa operazione, che riguarderà: il Superbonus (così come è stato modificato nel 2022), i bonus edilizi e fiscali in generale, ma anche quelli riconosciuti in ambito lavorativo per la sanificazione dei luoghi di lavoro o l’acquisto di Dpi, nonché la cd. tax credit per il bonus affitti.

Queste modifiche continue, tuttavia, rischiano di generare grande confusione e incertezza tra gli operatori del settore ed anche tra i cittadini: si corre quindi, seriamente, il rischio di ridurre l’efficacia dei provvedimenti.