Con l’avvento del jobs act gli impiegati, le segretarie, i cuochi, i camerieri, i baristi, gli agenti assicurativi e finanziari sono le professioni che hanno subito gli incrementi occupazionali più importanti.
Per contro, invece, i camionisti/autisti, gli operai/artigiani specializzati nelle rifiniture e nelle costruzioni (posatori di piastrelle e di tegole, i vetrai, gli idraulici, gli elettricisti, i serramentisti, etc.), i collaboratori domestici non qualificati, i sarti e gli operai del tessile/abbigliamento, i bancari e i periti in campo ingegneristico/edilizio sono i mestieri che hanno subito le contrazioni più preoccupanti.
Grazie alla realizzazione di un vero e proprio “borsino delle professioni”, l’Ufficio studi della CGIA ha elaborato una graduatoria dei lavori “top & down” maturata tra il 2014 e il 2016. Un periodo, quest’ultimo, che è stato contrassegnato, in particolar modo, dalle novità introdotte nel mercato del lavoro sia dal jobs act sia dagli sgravi contributivi temporanei rivolti alle imprese che nel biennio 2015/2016 hanno assunto lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Questa analisi, fa sapere la CGIA, include tutti i nuovi occupati; siano essi subordinati o autonomi/partite Iva…..
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