L’economia reale dell’Europa continua a soffrire gli effetti della crisi

 

L’economia reale dell’Europa continua a soffrire gli effetti della crisi. Lo si evince dall’andamento del commercio al dettaglio che, secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat, risulta più debole delle attese. A settembre, dunque, le vendite sono calate di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente nell’Eurozona e di 1,2 punti in Ue. Su base annua l’indice sale solamente dello 0,6 per cento nella zona euro e dell’1 per cento nell’Europa a 28. Si tenga presente che, ad agosto, la crescita congiunturale era stata, rispettivamente, dello 0,9 e dell’1,1 per cento.

 

Le maggiori contrazioni si registrano nel settore non alimentare (-2,2 per cento nell’Eurozona); tiene il comparto alimentari, bevande e tabacco (-0,1 per cento) mentre aumentano le vendite di carburanti (+0,9).

 

I Paesi in cui, su base mensile, si sono osservati gli aumenti più significativi sono Malta (+1 per cento), Lussemburgo (+0,9), Ungheria e Slovacchia (+0,7); i cali più vistosi, invece, si verificano in Germania (-3,2 per cento), Portogallo (-2,5) e Polonia (-2,4). Gli ultimi dati disponibili per l’Italia sono quelli di agosto, quando si è registrata una contrazione di 1,5 punti percentuali.

 

 

Mestre, 6 novembre 2014