Gli effetti del bonus in busta paga da 80 euro per i redditi fino a 26.000 euro, tra i più sbandierati cavalli di battaglia del governo Renzi, continuano a non sortire, ad oggi, gli effetti sperati
Gli effetti del bonus in busta paga da 80 euro per i redditi fino a 26.000 euro, tra i più sbandierati cavalli di battaglia del governo Renzi, continuano a non sortire, ad oggi, gli effetti sperati; anzi, non se ne scorge alcuno. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, infatti, i consumi non solo non sono ripartiti ma hanno subito una lieve contrazione rispetto al periodo di rilevazione precedente: a luglio, l’indice delle vendite al dettaglio (che include sia le dinamiche relative ai prezzi, sia quelle relative alla quantità) ha marcato segno negativo, riducendosi di 0,1 punti percentuali rispetto a giugno (la stessa flessione riscontrata tra giugno e maggio); nel trimestre compreso tra maggio e giugno, invece, il decremento è stato pari allo 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente.
Nel dettaglio, le vendite di prodotti alimentari sono diminuite, rispetto a giugno 2014, dello 0,5 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari non hanno subito alcuna variazione.
Su base annuale, poi, la flessione dell’indice grezzo delle vendite al dettaglio risulta ancora più ampia, con un calo pari a 1,5 punti percentuali; marcano segno negativo sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari, rispettivamente a -2,5 e -1 per cento. Sempre su base annuale, si registrano contrazione sia nelle vendite effettuate all’interno del circuito della grande distruzione (-0,9 per cento) sia per quelle effettuate su piccole superfici (-2,0).
25 settembre 2014