L’Agenzia delle Entrate (Risoluzione n. 94/E) ha chiarito che anche le imprese industriali e commerciali possono “trasformare” in crediti di imposta compensabili le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio. Questo solo nel caso in cui le differenze temporanee derivino dalla valutazione dell’avviamento e delle altre attività immateriali deducibili in più anni.

 

In particolare, precisa l’Agenzia, il comma 55 del Decreto anzi detto prevede che, nell’ipotesi in cui sia evidenziata in bilancio una perdita d’esercizio, sono convertite in credito d’imposta le attività per imposte anticipate, iscritte nel bilancio stesso, derivanti da:

– svalutazioni di crediti non ancora dedotte dal reddito imponibile;

– valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali i cui componenti negativi sono deducibili in più periodi d’imposta ai fini delle imposte sui redditi.