“Con la stessa pressione tributaria della Germania, gli italiani risparmierebbero 1.400 € l’anno di tasse. In termini di gettito complessivo, sempre a parità di condizioni fiscali tra i due Paesi, l’Erario italiano riceverebbe 82 mld di € in meno”. A fare questa dichiarazione, dopo aver letto i risultati presentati oggi dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), è il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi.

Infatti, a fronte di una pressione tributaria in Italia pari al 29,1% del Pil, il carico fiscale tedesco raggiunge il 23,7% del Pil: praticamente 5,4 punti in meno.

“Se, come dimostrano i dati OCSE, i lavoratori dipendenti presentano un livello di tassazione non più sostenibile – conclude Bortolussi – le cose non vanno certo meglio per le imprese, anzi. Sempre secondo una nostra elaborazione su dati IFC e World Bank, l’Italia presenta il record europeo di importo totale delle tasse sugli utili di impresa (68,6%). Le imprese tedesche, sempre per fare un confronto con il nostro Paese, registrano un carico fiscale del 48,2% sugli utili, vale a dire 20,4 punti in meno”.

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