Il ministero dell’Economia rende note le nuove rilevazioni sulle dinamiche dei contenziosi tributari. Nel 2013, si è determinata una contrazione del 3 per cento dei ricorsi complessivamente pervenuti alle commissioni competenti. La riduzione è stata di 7.937 casi. Si è passati, quindi, da 264.751 ricorsi del 2012 ai 256.814 del 2013. Il dato è la sintesi di una flessione del 3 per cento circa nel primo grado di giudizio (da 209.173 a 202.107), e del 2 per cento circa nel secondo grado (da 55.578 a 54.707). Altresì, si è registrato un leggero rialzo, pari allo 0,5 per cento in più rispetto all’anno precedente, dei contenziosi definiti, derivante dall’immissione di circa 500 nuovi giudici tributari.
Calano, anche le controversie pendenti presso le Commissioni tributarie di primo e secondo grado, che passano da 683.974 nel 2012 a 633.729 nel 2013 (-7,35 per cento). Analizzando il dato per valore, i ricorsi presentati nel 2013 ammontavano a poco più di 35 miliardi di euro, mentre l’importo totale delle controversie definite nello stesso anno è leggermente superiore 36 miliardi. Via XX Settembre comunica, infine, che “sia in primo che in secondo grado, gli esiti completamente favorevoli nei confronti dell’ufficio sono maggiori, in percentuale sul totale, rispetto a quelli completamente favorevoli al contribuente; in particolare si osserva il 40,82 per cento contro il 30,66 per cento nel primo grado di giudizio e il 41,81 per cento contro 37,11 nel secondo grado”.