La Corte dei Conti ha messo in guardia il Governo su alcune conseguenze della Legge di Stabilità. Nello specifico è stato osservato che il taglio del cuneo fiscale sul lavoro che esclude circa 25 milioni di soggetti ponendo problemi distributivi e di equità.

 

Il presidente della Corte dei Conti ha, infatti, sottolineato che dal taglio del cuneo fiscale sul lavoro, oltre agli autonomi, sono esclusi incapienti e pensionati, compresi anche quelli in maggiori difficoltà economiche.

 

Altra critica fondamentale consiste nei tagli severi sul pubblico impiego. La Corte dei Conti sostiene che queste riduzioni non sono replicabili all’infinito, serve ora la capacità di ripensare l’organizzazione stesse dalle funzioni pubbliche e questo per evitare che la riduzione di dipendenti determini il degrado nella qualità dei servizi.