La crescita, in Italia, sembra destinata a dover rappresentare ancora per diverso tempo una speranza inevasa. Il Pil, nel breve-medio termine, riprenderà a crescere ma in maniera estremamente debole e incerta; è quanto emerge dalle ultime stime dell’Fmi che, nella bozza del World Economic Outlook prevede, per quest’anno, una crescita dello 0,6 per cento e dell’1,1 per cento l’anno prossimo. Contestualmente, la Grecia crescerà tanto quanto l’Italia quest’anno ma, nel 2015, ci distaccherà vistosamente, con un aumento del pil di 2,9 punti percentuali. A livello globale, inoltre, la crescita sarà del 3,6 per cento quest’anno e del 3,9 l’anno prossimo.

 

Per quanto ci riguarda, giungono pessime notizie anche dal fronte della disoccupazione che, nell’anno in corso si attesterà – sempre secondo le stime dell’Fmi – sul 12,4 per cento, per calare leggermente a 11,9 nel 2015.

 

Il quadro, secondo l’organismo internazionale, potrebbe anche migliorare se solo l’Italia – come del resto anche altri Paesi come Spagna e Francia – mettesse a punto quella serie di riforme necessarie per far ripartire l’offerta del credito.