Sia l’Europa che l’Italia sarebbero ormai ben radicate sulla strada che porta alla ripresa. Lo afferma l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), sostenendo che, a dicembre, le economie più avanzate hanno mostrato segni di miglioramento rispetto alle proprie prospettive.

 

Giungono, in particolare, ottimi segnali dal leading indicator, meglio noto come Ocse (si tratta di un parametro che aggrega dieci indicatori tra cui i nuovi ordini, gli spread, la media settimanale di ore di sussidi erogate o l’offerta di moneta): nella zona euro, il superindice era, relativamente al mese di dicembre, a quota 101,1 (+0,17 rispetto al mese precedente). In Italia, sale a 101,3 da 101,2, consolidando un trend positivo. A novembre, infatti, il superindice era cresciuto dello 0,12% rispetto al mese precedente. La Germania consolida la crescita, passando a 100,8 (+0,14) così come la Francia, che è a quota 100,5 (+0,16).

 

L’Ocse ritiene, infine, che negli Stati Uniti e nel Regno Unito la crescita sia ormai avviata mentre, in Giappone, è addirittura superiore alle attese.