La rata di giugno dell’Imu può essere calcolata in due modi: in base alle aliquote 2012, anche se la legge oggi in vigore prevede un meccanismo diverso, oppure con i nuovi parametri decisi dai Comuni e pubblicati entro il 16 maggio. Nella maggior parte dei casi i Comuni hanno già deliberato le aliquote per il versamento dell’acconto Imu dovuto entro il 17.06.2013, quindi la scelta sarà valida sino a quando sarà convertito in legge il decreto «sblocca-debiti» (Dl 35/2013), cioè entro il 7 giugno. A quel punto solo la prima delle due opzioni sarà percorribile.

 

A chiarirlo è la circolare 2/DF/2013, la quale precisa che la stessa regola vale anche per capannoni, alberghi e centri commerciali, che in questo modo possono pagare un acconto più leggero nei Comuni in cui erano state introdotte aliquote agevolate oggi «vietate» per legge.

 

Attenzione però, la circolare del Mef specifica che il riferimento al 2012 vale però solo per aliquote e detrazioni, mentre la condizione oggettiva sulla base della quale l’immobile paga deve essere quella nel 2013: di conseguenza, rientrano nella sospensione della prima rata anche le case date in affitto l’anno scorso, ma diventate abitazione principale quest’anno.

 

La matassa si infittisce. Come anticipato il problema dell’Imu è legato all’approvazione del decreto «sblocca-debiti» secondo il quale le delibere scelte dal Comune influenzano anche la prima rata se sono state inviate al dipartimento Finanze entro il 9 maggio e pubblicate sul sito istituzionale del ministero entro il 16. Questo ha creato il precedente anche per quest’anno, generalizzando il riferimento al 2012 per l’acconto rimandando i conguagli con le delibere 2013 alla rata di dicembre.

 

L’emendamento, però, non è in vigore, perché la legge di conversione è ancora in discussione al Senato e va approvata definitivamente entro il 7 giugno, cioè solo 10 giorni prima della scadenza dell’appuntamento con l’Imu (il primo acconto va versato entro il 17 Giugno).

 

 

Per maggiori informazioni leggi la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze