Secondo l’Istat le vendite al dettaglio sono in caduta libera. Dov’è la notizia ? Se le tasse sono in spaventoso aumento, i redditi disponibili sono in calo e la fiducia dei consumatori al minimo storico, cosa c’è da stupirci ? Forse è giunta l’ora di mettere in campo qualche misura che risollevi la domanda, altrimenti questo Paese rischia grosso.
Vediamo i dati. Ad aprile 2012 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantita’ sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione congiunturale dell’1,6%. Nella media del trimestre febbraio-aprile 2012 l’indice e’ aumentato dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con marzo 2012, le vendite diminuiscono dell’1,5% sia per i prodotti alimentari sia per quelli non alimentari.
Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con aprile 2011, una marcata contrazione sia per la grande distribuzione (-4,3%), sia per le imprese operanti su piccole superfici (-8,6%).
Nei primi quattro mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l’indice grezzo diminuisce dell’1,6%. Le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dello 0,2% e quelle di prodotti non alimentari del 2,2%.