Dal 18 ottobre cesserà l’obbligo di esporre sul parabrezza il classico contrassegno assicurativo. I controlli saranno infatti affidati agli strumenti elettronici in dotazione agli organi di controllo e alle telecamere. Lo ha chiarito nei giorni scorsi l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici con una guida pratica pubblicata sul proprio portale.
La dematerializzazione dei contrassegni assicurativi prende il via con il dl n. 1/2012 che prevede il progressivo superamento del contrassegno assicurativo cartaceo. Il ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito l’Isvap, ha poi emanato il regolamento 9 agosto 2013, n. 110, che dettaglia la progressiva introduzione concreta della riforma. Con la messa a regime della banca dati aggiornata in tempo reale ora la polizia stradale può conoscere subito la situazione assicurativa di un veicolo. Ed effettuare controlli in occasione del transito dei mezzi davanti ad un autovelox, un tutor o un varco di accesso alle zone a traffico limitato. L’Ania evidenzia le novità per gli automobilisti.
Il contrassegno assicurativo dal 18 ottobre non dovrà più essere esposto, perché facile da falsificare e quindi ormai obsoleto. Le forze dell’ordine effettueranno controlli elettronici tramite il ced della motorizzazione, direttamente in strada o in caso di impiego di autovelox, tutor, e telecamere. La banca dati sarà aggiornata praticamente in tempo reale, specifica l’Ania, “in questo modo, anche pochi minuti dopo la stipula del contratto è possibile circolare”. Agli assicurati le compagnie continueranno a rilasciare il tradizionale tagliando per un periodo sperimentale. Successivamente verrà rilasciato solo una copia del contratto assicurativo con la quietanza di pagamento che sarà importante in caso di sinistro.
Gli utenti coinvolti in un incidente, specifica l’Ania, infatti dovranno scambiarsi necessariamente queste informazioni anche dopo l’entrata in vigore della riforma. Per chi circola senza assicurazione (nel 2014 quasi il 9% dei veicoli) la multa è molto salata ed è previsto l’immediato sequestro del veicolo, ricorda infine l’Associazione.