La contrazione è stata determinata da una riduzione pari a 30,9 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro

 

Il debito pubblico del nostro Paese mostra lievi segnali di riduzione: è quanto emerge dal Supplemento al Bollettino statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”redatto dalla Banca d’Italia. Lo stock debitorio complessivo, dunque, è ammontato a settembre, a 2.134,0 miliardi, 14,4 miliardi in meno rispetto ai 2.148 miliardi di fine agosto.

 

La contrazione è stata determinata da una riduzione pari a 30,9 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine settembre a 51,6 miliardi, 40,8 a settembre 2013), che è stata più che sufficiente per compensare il fabbisogno del mese, pari a 18,4 miliardi.

 

Altresì, il debito è stato contenuto per un importo pari a 1,9 miliardi da una serie di fattori, quali il deprezzamento dell’euro, l’emissione di titoli sopra la pari, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione. Nel dettaglio, il debito delle amministrazioni centrali è sceso di 14 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 0,4. La variazione tra gli enti di previdenza è stata, invece, sostanzialmente nulla.

 

Considerando, infine, i primi 9 mesi dell’anno, si registra un incremento del debito pari a 64,2 miliardi di euro.

 

 

Mestre, 17 novembre 2014