Il governo è in corsa contro il tempo per chiudere la sua partita, finora, più importante e delicata: entro oggi, per poter dire che le promesse sono state mantenute, andrà presentato il Def, il documento di programmiazione economica a finziaria che detta l’impostazione per i prossimi tre anni.
Renzi, dopo aver dato rassicurazioni in materia domenica, ospite di Otto e mezzo, ha ribadito, ieri, che il provvedimento è in dirittura d’arrivo. “Sul Def la situazione è molto buona, chiudiamo domani nel Cdm alle 18. Siamo abbastanza avanti”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, aggiungendo: “Per noi la prima scelta è di stare vicini alle persone che guadagnano di meno, come dimostra la decisione di dare 80 euro in busta paga. Sugli stipendi dei manager aspettate domani, ne parleremo e vedrete, sarete contenti”.
Per limare gli ultimi (o almeno che saranno tali) dettagli, Renzi ha incontrato, a Palzzzo Chigi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli. Il lavoro prodotto da quest’utlimo sarà fondamentale per recuperare le risorse necessarie per finanziarie gli 80 euro in più in busta paga promessi; tale misura, infatti, sarà implementata grazie alla revisione della spesa pubblica. Sempre che Renzi, ovviamente, intenda prestare fede alla promessa di non toccare le pensioni, nemmeno quelle d’oro, e i Bot.