La decisione di sospendere la rata dell’Imu di giugno sulla prima casa e di rifinanziare la cassa integrazione è avvenuta, secondo il premier Letta, tenendo fermi i saldi e gli obiettivi di bilancio stabiliti nel Documento di economia e finanza. Sulla base di ciò il Primo Ministro italiano è confidente del fatto che la Commissione europea decida il prossimo 29 maggio l’abrogazione per l’Italia della procedura di deficit eccessivo.

 

Una decisione che permetterebbe di segnare una nuova rotta per l’Italia. Chiusa la procedura d’infrazione, l’Italia potrà avviare, con ottime possibilità di successo, la trattativa per far partire un importante piano di investimenti pubblici che potrebbe liberare dai vincoli del patto di stabilità fino a 12 miliardi per interventi sulle infrastrutture, le politiche del lavoro, il welfare, l’ambiente.

 

La stessa energia investita dall’Ue per il rigore di bilancio, dev’essere messa per le politiche di crescita e lavoro in quanto se oggi c’è una crisi di legittimità di questa istituzione, ciò è dovuto alla carenza di risultati. Con questo spirito oggi Letta si presenterà al suo primo vertice europeo a Bruxelles. Incontro a cui il premier arriva forte di una risoluzione votata a larga maggioranza dal Senato contenente la richiesta alla Ue di misure immediate per combattere la disoccupazione giovanile e di strategie per la crescita, dal momento che l’Italia ha assolto l’impegno del risanamento dei conti in modo più profondo e duraturo rispetto ad altri Paesi dell’Unione.