Mentre in Italia la disoccupazione ha registrato l’ennesimo massimo storico, in Germania il dato non è mai stato così basso.
I dati Istat del mese di novembre 2014 sul tasso di disoccupazione lasciano poco spazio ad interpretazioni. Ammonta infatti al 13,4% la percentuale di italiani privi di un lavoro, con un significativo -0,2 rispetto ai 30 giorni precedenti. Si tratta del valore più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ovvero dal 1977 (37 anni fa). Numeri che confermano in maniera inequivocabile il trend da incubo dell’occupazione a livello nazionale.
Mentre un anno fa il tasso tra i giovani dai 15 ai 24 anni si era fermato al 43,3%, adesso si registra in tale fascia di età un ulteriore calo, di più di mezzo punto sul mese di ottobre e di una percentuale pari al 2,4 sul 2014.
In Germania, invece la situazione è diametralmente opposta. Il tasso di disoccupazione a dicembre è sceso al 6,5%, dal 6,6% del mese precedente. Il numero dei senza lavoro è sceso di 27mila unità rispetto alle -6mila attese. Nessuna sorpresa invece dal mercato del lavoro nell’Eurozona. La disoccupazione nella zona euro a novembre si è attestata all’11,5%, rimanendo ferma rispetto al mese di ottobre ma in basso rispetto all’11,9% del novembre 2013. Il dato è in linea con le aspettative degli analisti.
Mestre, 7 gennaio 2015
Ma non capisco come mai Bertolussi, tanto attento ai numeri ed alla loro veridicità, si faccia sfuggire così palesemente un dato eclatante: i giovani fino ai 16 anni non sono considerati come forza lavoro, lo prevede una legge dello stato e addirittura anche l’ìinps. Possibile che in ogni comunicazione dell’Istat e pure vostra commetta questo errore? Si sta parlando di circa 1 milione di persone che verrebbero a mancare dal conteggio, e non sono poche.
Cosa si vuol comunicare mettendo dentro anche i ragazzini di 15/16 anni? E poi siamo sinceri, quanti ragazzini a 15 16 anni sono così disperatamente alla ricerca di lavoror?