A novembre il fatturato dell’industria è tornato a crescere, dopo mesi in cui la caduta era stata verticale. E’ l’ennesimo segno che, probabilmente, il peggio è alle nostre spalle, anche se, pare di capire, la disoccupazione è destinata a salire ancora.
Infatti, i risultati emersi dal Bollettino economico di novembre pubblicato venerdì scorso dalla Banca d’Italia sono stati altrettanto chiari: solo dal 2015 registreremo una contrazione del numero dei senza lavoro.
Nel frattempo, l’Eurostat ha denunciato che l’Italia presenta un nuovo record negativo: contiamo 3,3 milioni di italiani che hanno smesso di cercare attivamente il lavoro.
In buona sostanza abbiamo il record negativo dei cosiddetti “sfiduciati”. Se da noi il tasso ha raggiunto il livello record del 13,1% della forza lavoro, in Germania è all’1,3%, in Gran Bretagna al 2,5% e in Spagna al 5,1%. La media dei 28 paesi Ue è del 4%. Insomma, oltre ad avere un esercito di oltre 3 milioni di persone in cerca di lavoro ne abbiamo altrettanti che il lavoro non lo cercano nemmeno più. Un dramma nel dramma.