Le oltre 190 mila imprese con meno di 50 dipendenti potranno utilizzare gli incentivi previsti dalla Legge di conversione del Decreto Lavoro approvata ieri in Parlamento che permette loro di assumere giovani a tempo indeterminato nei prossimi 12 mesi. Si tratta del 13% delle piccole e medie imprese fino a 49 addetti, di cui 54mila operanti nel Mezzogiorno. Lo comunica il ministero del Lavoro, secondo cui questo è il principale dato che emerge da una rilevazione ad hoc eseguita dall’Unioncamere, su richiesta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito dell’indagine trimestrale Excelsior.
Attraverso questa analisi diretta è possibile valutare il grado di conoscenza degli incentivi previsti dal Decreto Lavoro presso le imprese e soprattutto il loro interesse ad utilizzarli per assumere giovani (18-29 anni) senza lavoro a tempo indeterminato o per conversioni di contratti a tempo determinato che comportino comunque un aumento complessivo del numero di occupati.
Dalla rilevazione emerge che oltre il 76% delle imprese è a conoscenza dell’esistenza degli incentivi, percentuale che supera l’80% per le imprese con 10-49 addetti e per le imprese esportatrici. Circa il 20% delle imprese con 10-49 addetti prevede di usare gli incentivi sicuramente o probabilmente, a fronte del 12% di quelle di più piccola dimensione. Le imprese esportatrici sono più propense ad utilizzare gli incentivi (22%) rispetto a quelle non esportatrici (12%).
Considerando solo le imprese da 1 a 49 addetti che contano di utilizzare gli incentivi previsti dalla nuova normativa, il 38% afferma che, in mancanza di essi, non procederebbe ad alcuna assunzione (percentuale che sale al 39% per le imprese del Mezzogiorno e al 40% per le imprese con 1-9 addetti), mentre il 31% si dice pronta ad effettuare immediatamente un’assunzione che era stata programmata per il prossimo futuro.
Inoltre, il 15% delle imprese ritiene che gli aiuti determineranno l’assunzione a tempo indeterminato di un giovane che, senza di essi, sarebbe stato impiegato con altra forma contrattuale (tipicamente a tempo determinato). Solo il 15% ritiene che l’assunzione a tempo indeterminato sarebbe avvenuta anche in assenza di incentivi.