Due importanti provvedimenti economici del governo Letta si avviano alla conversione definitiva in legge. Il decreto con gli ecobonus, che ieri sera ha passato il giro di boa dell’aula della Camera e ora approda per la terza e veloce lettura in Senato. Il decreto lavoro con la decontribuzione per i giovani under 29 e altre forme di flessibilizzazione, che sta facendo il percorso inverso e, partito dal Senato dove l’aula dovrebbe licenziarlo stamane, è in arrivo alla Camera. In entrambi i casi i due rami del Parlamento hanno lavorato a ritmo serrato per evitarne la scadenza, prevista il 4 agosto per l’Ecobonus e a fine agosto per quello sul lavoro. Il che non ha impedito di introdurre significative novità rispetto al testo licenziato dal governo.

 

La novità più rilevante è quella, approvata giusto ieri dall’aula di Montecitorio, che impegna il governo a rendere strutturali a partire dal 2014 tutta una serie di bonus fiscali. La scelta degli ambiti di applicazione avverrà con la legge di Stabilità. Importante anche la possibilità, seppur limitata alle zone maggiormente a rischio, di usufruire della detrazione fiscale del 65% per i lavori finalizzati a rendere gli edifici a prova di terremoto (il testo originario prevedeva il bonus fiscale solo per lavori in seguito ai danni da scosse).

 

Il passaggio in Parlamento ha scongiurato anche l’aumento dell’Iva (adottato come copertura finanziaria di una parte dei bonus) sui libri scolastici con allegati dvd e supporti audio. Per il resto è stata confermata l’impostazione del provvedimento che prevede fino a tutto il 2013: l’aumento delle detrazioni fiscali su Irpef e Ires per il risparmio energetico (dal 55 al 65% per infissi, caldaie, condizionatori, pannelli solari); la proroga della maxi-detrazione del 50% (con limite di spesa di 96.000 euro) per gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e restauro e risanamento conservativo) a cui si aggiunge l’ulteriore detrazione (fino a un massimo di 10.000 euro) delle spese per mobili ed elettrodomestici.

 

Importanti anche le novità introdotte al decreto sul lavoro che l’aula del Senato dovrebbe licenziare oggi per passarlo alla Camera. Tra queste maggiori flessibilità per il lavoro a chiamata, una diversa definizione dei requisiti richiesti ai giovani under 29 per la decontribuzione, lo stop alla pubblicità per le sigarette elettroniche. L’Aula ha infine dichiarato inammissibile l’emendamento già approvato in commissione che portava a Torino la Authority dei trasporti.