La filiera edile non solo è tra i comparti in assoluto più vessati dalla crisi, ma pure dal Fisco

 

La filiera edile non solo è tra i comparti in assoluto più vessati dalla crisi, ma pure dal Fisco. In Italia il crollo delle compravendite non è ascrivibile unicamente alla perdita del potere d’acquisto delle famiglie e alla stretta creditizia, ma anche allo smisurato aumento delle tasse; negli ultimi tre anni, sono addirittura triplicate.

 

E’ ciò che emerge da uno studio di Assimpredil Ance, secondo cui l‘imposizione patrimoniale immobiliare è passata dai 9 miliardi di euro del 2011 ai quasi 25 di quest’anno. Al contrario, le rendite per i proprietari si sono pressoché azzerate, raggiungendo circa l’1 per cento.

 

Ad essere maggiormente penalizzate, dunque, sono le imprese che non riescono a vendere gli immobili che hanno costruito perché, a fronte dei mancati introiti, non è previsto alcun meccanismo di compensazioni tributaria.

 

L’associazione dei costruttori chiede, dunque, una rivisitazione complessiva delle politiche fiscali del Governo, a partire dalla considerazione che il settore “rappresenta il 10 per cento del Pil, il 18 per cento con l’indotto e che da lavoro all’80 per cento di tutti i settori manifatturieri di questo paese”

 

 

Mestre, 18 novembre 2014