Il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha fatto sapere che farà tutto ciò che in suo potere affinché Electrolux resti in Italia, e ci resti senza aiuti di Stato. Ospite della trasmissione Agorà, su Rai 3, ha spiegato che, in merito alla trattativa per far sì che il colosso mantenga la produzione in Italia sono state date notizie false.
Sarebbe falso, in particolare, l’ipotesi del taglio del 40% degli stipendi dei dipendenti. Al limite, ha aggiunto, sottolineando come il governo sia stato in grado di risolvere positivamente la vertenza Indesit, si potranno determinare degli accordi di solidarietà. In un primo momento, alcuni media avevano descritto un quadro a tinte fosche, sostenendo che l’azienda svedese produttrice di elettrodomestici avesse chiesto ai sindacati un taglio del 40% dei salari a fronte di una riduzione del lavoro a sei ore.
Resta, in ogni caso, da capire cosa ne sarà della prospettiva di dare luogo a 700 esuberi; contestualmente, non è chiaro neppure se gli stabilimenti in Polonia sopravviveranno.
Nel frattempo, dopo un incontro preparatorio tra Zanonato e le Regioni interessate dalla presenza sul proprio territorio di Electrolux (Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna), procede, al Mise, il vertice tra le Regioni stesse, l’azienda e le parti sociali, così come prosegue la mobilitazione dei lavoratori del gruppo. In particolare, da questa mattina alle 5, gli ingressi degli stabilimenti di Susegana e Porcia sono stati bloccati; a nessun camion è stato consentito l’accesso.