Anche se di piccolo importo gli italiani pagano a rate i debiti con il fisco. Solo nel 2013, Equitalia ha concesso 398 mila pagamenti dilazionati delle cartelle per un ammontare di oltre 2,9 miliardi e più del 50% delle riscossioni è avvenuto tramite pagamento a rate delle cartelle.

 

Il 71% delle rateizzazioni riguarda debiti fino a 5mila euro, il 26% tra 5mila e 50mila euro e il 3% oltre 50mila euro. La Lombardia guida la classifica delle regioni per un importo di 5 miliardi di euro, seguita dal Lazio, dalla Campania e dalla Toscana. Se, invece, consideriamo l’ammontare degli importi, il 65,9% è stato concesso alle imprese e il 34,1% a persone fisiche.

 

Le dilazioni sono oggi lo strumento più utilizzato dai contribuenti per fare fronte al pagamento delle cartelle. Complessivamente dal 2008, anno in cui le rateizzazioni sono diventate di competenza di Equitalia, ne sono state concesse 2,2 milioni per un ammontare di 24,7 miliardi di euro.

 

Le modalita’ per pagare a rate le cartelle sono state ampliate dalle nuove norme introdotte nella seconda meta’ del 2013 con la possibilita’ di ottenere un piano straordinario di rateizzazione fino a 120 rate (10 anni), mentre in precedenza il limite era quello del piano ordinario a 72 rate.

 

L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani di rateizzazione sono alternativi per cui in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria. Una volta ottenuta la rateizzazione, e finchè i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente con gli enti creditori ed Equitalia non iscrive fermi o ipoteche, nè attiva qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva.

 

Inoltre, con una rateizzazione in corso è possibile richiedere il Durc (Documento unico di regolarita’ contributiva) e il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni. In caso di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, i contribuenti possono chiedere di pagare secondo un piano straordinario che può arrivare fino a un massimo di 120 rate (10 anni).