Dal 22 novembre cambia l’etichetta per gli alimenti in Ue, un aggiornamento che va a sostituire la vecchia direttiva del 1979, il nuovo regolamento comunitario sulle informazioni alimentari prevede diverse novità.

 

Percentuale di grassi, zuccheri, sali, carboidrati, tutto dovrà essere scritto in maniera chiara e leggibile e, cosa forse più importante, paese di origine e provenienza. Questo darà più sicurezza al cibo che finirà sulle tavole degli italiani e darà un forte contributo alla lotta alla contraffazione del cibo e al made in Italy. Cresce quindi la tutela dei diritti dei consumatori e la difesa del lavoro di agricoltori ed allevatori.

Tutto ciò grazie ad un nuovo Regolamento pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, l’etichetta non sarà più un ammasso di informazioni poco chiare e poco leggibili, ma una vera e propria carta d’identità del cibo.

 

Sarà obbligatorio la dichiarazione nutrizionale: contenuto energetico, sali, zuccheri, ecc. saranno scritti in una tabella facilmente comprensibile e leggibile. Obbligatorio un carattere non inferiore a 1,2mm o 0,9mm se le confezioni sono piccole. Data di scadenza stampata sia sulla scatola esterna che sull’involucro interno del prodotto.

Insomma questo nuovo regolamento ci farà stare più sereni a tavola, senza rischiare che una mozzarella di bufala campana “made in Germania” finisca sulla nostra tavola!

 

La nuova etichetta alimentare in punti:

 

Provenienza: entro 2 anni, sarà obbligatorio indicare la provenienza in etichetta di tutte le carni fresche, al pari di quanto è già stato fatto con quella bovina.

Allergeni: sarà obbligatorio indicare la presenza di sostanze allergeniche nell’etichetta.

Congelamento: un cibo surgelato venduto scongelato deve riportare sull’etichetta la parola “scongelato”.

Acqua: se la presenza d’ acqua in un preparato è superiore al 5%, la sua presenza deve essere indicata.

Caffeina: le bevande con una quantità di caffeina maggiore di 150 mg/l devono riportare sull’etichetta oltre alla scritta Tenore elevato di caffeina” (introdotta nel 2003) e l’avvertenza sconsigliato a donne in gravidanza e bambini.

Oli e grassi vegetali: la scritta “oli e grassi vegetali” deve essere abbinata all’indicazione del tipo utilizzato (ad esempio, soia, palma..)

Salumi: i salumi devono indicare se l’involucro non è commestibile.

Divieto di indicazioni fuorvianti: soprattutto per quanto riguarda la contraffazione dei cibi, come i “simil-formaggi”, prodotti con materie vegetali che dovranno essere più facilmente identificabili, o la carne e il pesce ottenuti dalla combinazione di più pezzi che dovranno essere indicati come“ricomposti”.