Sono quasi 350.000 i lavoratori in nero e gli evasori totali e paratotali scoperti dalla Guardia di Finanza. Un esercito, quello degli “infedeli” al fisco, che supera di poco il numero di abitanti presenti in una grande città come Bari. L’imponibile recuperato dal contrasto all’evasione, invece, si aggira attorno ai 232,5 mld di €. Un importo che è leggermente superiore al Pil prodotto da due grandi Regioni italiane come il Piemonte e la Toscana.


Questo è l’ottimo risultato conseguito dalle Fiamme Gialle grazie alla lotta all’evasione fiscale ed il lavoro nero registrato nel periodo che va tra il 2001 e il 2010.

“Se facciamo una media molto trilussiana – dichiara Giuseppe Bortolussi della CGIA – possiamo dire che in questi ultimi 10 anni sono venuti a ‘galla’  mediamente oltre 63 milioni di € al giorno”.

Vediamo nel dettaglio i numeri elaborati dalla CGIA. La crescita dell’imponibile recuperato è stata veramente esponenziale. In termini assoluti si è passati dai 15,28 mld di euro accertati nel 2001 ai 49,24 mld “recuperati” nel 2010 (pari al + 222% registrato in questo intervallo di tempo).

“Non è un caso che l’imponibile accertato abbia assunto dimensioni rilevanti negli ultimi 4 anni – sottolinea Giuseppe Bortolussi – Il merito va alla politica adottata dall’Amministrazione finanziaria che ha intensificato in maniera encomiabile l’azione contro i grandi evasori e coloro che sono completamente sconosciuti al fisco”.


Questi dati sugli evasori totali consentono al segretario della CGIA di fare una ulteriore riflessione: “Se verrà introdotta la cosiddetta patrimoniale, a pagare non saranno, ancora una volta, solo coloro che sono conosciuti al fisco, mentre chi è un evasore totale la farà franca ancora una volta? Quindi, non è meglio potenziare l’attività di contrasto alla grande evasione che in questi ultimi anni ha dato ottimi risultati ?”

Sempre nel periodo 2001/2011 sono state scoperte quasi 350.000 persone: 81.770 “appartenenti” alla categoria degli evasori totali (persone completamente sconosciute al fisco) e paratotali (vale a dire contribuenti che hanno occultato oltre il 50% del loro giro d’affari) e altri 267.355 che svolgevano un’ attività completamente o parzialmente in nero.

“Pur riconoscendo il risultato ottenuto – prosegue Giuseppe Bortolussi – il lavoro da fare è ancora molto. Non dobbiamo dimenticare che le stime elaborate dall’Istat ci dicono che in Italia l’imponibile sottratto al fisco si aggira ogni anno attorno ai 250/275 miliardi di euro. Nel 2010, come dicevamo, ne sono stati recuperati 49,24 mld. Vale a dire poco meno del 20% del totale stimato”.

 

Infine, non va dimenticato che una cosa è l’imponibile accertato e un’altra cosa è la riscossione effettiva. Vale a dire i soldi che concretamente finiscono nelle casse dell’Erario dopo i vari livelli di giudizio. “Ebbene – conclude Bortolussi – le riscossioni effettive, seppur in forte aumento negli ultimi anni, si aggirano attorno al 10-12% dell’imponibile accertato. Un risultato ancora contenuto che va assolutamente migliorato”.

 

 

I RISULTATI CONTRO GLI EVASORI TOTALI

Anni Imponibile sottratto al fisco 

(mln di euro)

Evasori totali e paratotali  

scoperti

Lavoratori in nero e irregolari scoperti
2010 49.245 8.850 18.541
2009 33.658 9.006 31.664
2008 30.053 8.342 34.240
2007 26.754 8.427 32.878
2006 16.833 7.288 30.906
2005 19.446 8.421 30.422
2004 10.530 8.399 31.930
2003 13.773 7.734 29.981
2002 16.964 9.334 26.793
2001 15.286 5.969 n.d.
TOTALE 232.542 81.770 (a) 267.355((b)
a+b= 349.125
 

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre