Buone notizie, per una volta almeno, dal fronte dei conti dello Stato: a marzo, infatti, il fabbisogno è stato pari a circa 18.400 milioni, contro i 21.987 milioni dello stesso mese dell’anno precedente. Si tratta, quindi, di circa 4 miliardi e mezzo di euro in meno. Lo comunica il ministero dell”Economia, precisando che, contestualmente, nel primo trimestre dell’anno il fabbisogno si è attestato a circa 31.700 milioni; rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si osserva un risparmio pari a circa cinque miliardi di euro.
Il Tesoro, interpretando questi dati, spiega che benchè nello stesso mese del 2013 le Pubbliche amministrazioni abbiano erogato meno crediti alle imprese che li vantavano rispetto a marzo 2014, si era tuttavia registrata un’esigenza maggiore in termini di spesa per interessi sul debito pubblico dovuta alla scadenza dei titoli. Contestualmente, inoltre, ci sono stati maggiori incassi fiscali derivanti, prevalentemente, dalle accise e dall’Iva. In tali settori si è osservato un aumento del gettito pari al 6 per cento legato, per lo più, agli scambi interni.
Nello stesso mese del 2013, infine, l’Italia aveva sottoscritto l’aumento di capitale della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un importo pari a circa 1.600 milioni.