A gennaio, le entrate sono cresciute del 7,7, per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ciò significa che lo Stato ha incassato 4 miliardi e 112 milioni di euro in più. Nel dettaglio, l’aumento delle entrate tributarie e di quelle contributive è stato, rispettivamente, del 4,2 per cento (+1.376 milioni di euro) e del 13,5 per cento (+2.736 milioni di euro). Il Tesoro, tuttavia, fa presente che nel gennaio del 2013 il pagamento della prima rata della contribuzione aggiuntiva dei dipendenti statali era slittata. Tale rata ammontava, complessivamente, a 2 miliardi e 650 milioni di euro. Al netto di questo dato, dunque, l’incremento delle entrate contributive ammonta allo 0,2 per cento.

 

Il Tesoro ha reso noti anche i dati relativi ai 12 mesi del 2013, registrando un calo delle entrate dello 0,4 per cento pari a 2 miliardi e 412 milioni di euro. Il dato include un -0,3 per cento (-1.187 milioni di euro) di entrate tributarie e un -0,6 per cento (-1.225 milioni di euro) di entrate contributive; la dinamica sconta soprattutto la rateizzazione dei pagamenti contributivi.

 

Il ministero segnala, infine, che “nel confronto con l’anno precedente, le entrate contributive di cassa scontano un incasso straordinario di oltre 1.000 milioni di euro nel luglio 2012, relativo alla retrocessione all’INPS di crediti già cartolarizzati”. Senza questa operazione, i contributi sociali si sarebbero attestati sui livelli degli anni precedenti.