C’è anzitutto il lavoro al centro delle ricetta economica che l’Ocse, nel rapporto “Obiettivo crescita”, pubblicato in occasione del G20 di Sydney, ha proposto per l’Italia. Secondo l’Organizzazione internazionale il nostro Paese dopo anni di consolidamento fiscale si trova in una situazione di assenza di prospettiva di crescita e disoccupazione a due cifre. La priorità, quindi, è rimuovere alcune protezioni eccessive presenti in alcuni contratti e potenziare, in generale, la rete del welfare.
In sostanza, servono riforme che eliminino i il dualismo del mercato del lavoro, rendendo universale le rete di salvataggio per chi si ritrova senza. “Una migliore istruzione professionale e il sostegno per l’apprendistato possono ridurre l’ineguaglianza dei redditi”, afferma l’Ocse. Contestualmente, è prioritario combattere l’evasione fiscale, migliorare la struttura tributaria e, stabilità del bilancio permettendo, tagliare il cuneo fiscale dei redditi più bassi.
In materia di rilancio della competitività è, invece, opportuno agire su più fronti, specialmente sottraendo quanti più settori al controllo della mano pubblica e riducendo i ritardi della giustizia civile.
Secondo l’Ocse, infine, l’Italia deve garantire un sistema educativo equo ed efficiente sia al fine di sfruttare in maniera più intelligente i fondi europei dedicati all’istruzione sia per migliorare le condizioni di chi ha basse qualifiche.