Federica Guidi, classe ’69, è il nuovo ministro dello Sviluppo economico del governo Renzi. Figlia di Guidalberto, patron dell’azienda di famiglia, la Ducati Energia, è stata vicepresidente di Confindustria nonché, nel 2008, presidente dei giovani industriali, subentrando a Matteo Colaninno e battendo lo sfidante Cleto Sacripanti con 131 voti contro 86.

 

Dopo la laurea in giurisprudenza ha lavorato diversi anni come analista finanziaria per diventare, successivamente, amministratore delegato dell’azienda di famiglia, dove è entrata nel 1996. Prima della nomina al dicastero, sedeva in diversi Cda, tra cui Fiat e Ferrari. Ha lasciato tutte le cariche per palese conflitto d’interessi.

 

Fa parte del comitato esecutivo del gruppo europeo della Trilateral Commission; tale gruppo, attualmente presieduto da Jean Claude Trichet, ex capo delle Bce, è stato guidato in precedenza da Mario Monti, fin quando non è diventato premier in Italia.

 

La Guidi viene considerata un ministro indicato da Berlusconi o, comunque, molto vicino al mondo berlusconiano. Ha fatto molto scalpore una presunta cena ad Arcore dove, oltre alla Guidi, erano presenti il padre Guidalberto e l’ex premier. L’incontro, in ogni caso, è stato prontamente smentito dal neoministro.