I tecnici del Ministero delle infrastrutture stanno studiando un piano per favorire le Pmi e le imprese locali nelle grandi opere. Si è partiti dallo schema di decreto legge scritto da Matteoli e Castelli e bocciato dall’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti.

Nella prima tornata di provvedimenti ci sarà un pacchetto per favorire la ripresa e crescita, le proposte arriveranno da Corrado Passera , ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture che nelle prossime ore comincerà ad affinare le priorità del lavoro avviato dai tecnici.

 

Quali le misure a favore delle Pmi?


-Difesa delle piccole e medie imprese:

una norma che favorisca la partecipazione delle piccole e medie imprese alle grandi opere programmate dai concessionari (soprattutto autostradali) e anche alla cooperazione tra Pmi e grandi imprese.

 

-Lo “sblocca cantieri”:

modifiche alle norme che sono troppo rigide sulle varianti progettuali e alle riserve tecniche. Il tutto nella direzione di corresponsabilizzazione dei progettisti e dei validatori del progetto.

 

-Rafforzamento del quadro di regole per attrarre capitali privati (project financing):

Per attirare capitali privati nel finanziamento di opere pubbliche è previsto un pacchetto di norme che favoriscano la bancabilità dei progetti e la riduzione dei rischi per i privati.

Per gli incentivi fiscali deciderà Monti, sostenendo che la defiscalizzazione di Ires e Irap (introdotta con la legge di stabilità) è solo un primo passo rispetto a quanto va fatto per incentivare il privato.


-Semplificazioni:

Si punta alla semplificazione della normativa attuativa delle delibere Cipe per il finanziamento dei progetti e delle norme di cantiere. Possibile anche un salvagente per le Pmi contro il rincaro delle materie prime e dei materiali.