Ecco la lista dei manager della Pubblica Amministrazione e delle autorità indipendenti i cui guadagni superano il tetto massimo fissato dal governo Monti (individuato nello stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione: 304.951,95 se si tiene conto dell’indennità Csm, altrimenti circa 294.000) è stata presentata alle Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, che il 29 febbraio formuleranno un parere sullo schema di decreto dell’esecutivo. Una volta avute le osservazioni delle Commissioni (anche il Senato è chiamato a darle) il Consiglio dei ministri darà il via libera definitivo al tetto ai manager. Il 96%  sfora il tetto.

 

Dopo aver depositato l’elenco il ministro Patroni Griffi ha voluto precisare che i redditi indicati sono nudi, ossia mancano “i benefit perché noi abbiamo chiesto la retribuzione da contratto”. Il ministro per la PA ha spiegato che “le retribuzioni indicate non tengono conto del cumulo di altri incarichi”. “Le aggiunte, i cumuli dei vari compensi – ha concluso – allo stato attuale non li abbiamo ancora e cercheremo di averle. Però nello schema del decreto c’è un articolo che prevede una dichiarazione annuale del dipendente all’amministrazione di appartenenza degli incarichi e delle relative retribuzioni presso altre amministrazioni”.

 

La lista:

1 – Antonio Manganelli, capo della polizia: 621.253,75
2 – Mario Canzio, ragioniere generale dello Stato:562.331,86
3 – Franco Ionta, capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: 543.954,42
4 – Vincenzo Fortunato, capo di gabinetto del ministero dell’Economia: 536.906,98
5 – Biagio Ambrate Abate, capo di stato maggiore della difesa: 482.019,26
6 – Raffaele Ferrara, direttore monopoli di stato:481.214,86
7 – Giuseppe Valotto, capo di stato maggiore esercito: 481.021,78
8– Bruno Branciforte, capo di stato maggiore marina:481.006,65

9 – Giovanni Pitruzzella, Antitrust: 475.643,38 (gli altri componenti 396.379.00)

10 – Pier Paolo Borboni, presidente Energia e gas:475.643,00 (gli altri membri 396.379,00)
11 – Corrado Calabrò, presidente Agcom: 475.634,38(gli altri membri 396.369,44)
12 – Leonardo Gallitelli, comandante dei carabinieri:462.642,56
13 – Giuseppe Bernardis, capo di stato maggiore aeronautica: 460.052,83
14 – Claudio De Bertolis, segretario generale difesa:451.072,44
15 – Giampiero Massolo, segretario generale affari esteri: 412.560,00
16 – Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto ministero dell’interno: 395.368,40
17 – Giuseppe Vegas, presidente Consob: 387.000,00 (gli altri componenti 322.000,00)
18 – Mauro Nori, direttore generale Inps: 321.053
19 – Franco Gabrielli, capo della Protezione civile: 364.196,00
20 – Cesare Patrone, direttore generale del corpo forestale: 362.422,13
21
– Giuliano Quattrone, direttore generale Inps: 333.416,97
22 – Massimo Pianese, direttore generale Inps: 322.841,14
23 – Maria Grazia Sampietro, direttore generale Inps: 314.371,92
24 – Gabriella Alemanno, direttore agenzia del territorio: 307.211
25 – Giuseppe Baldino, direttore generale Inps: 306.548,79
26 – Marco Di Capua, vicedirettore Agenzia delle entrate: 305.558,00
27 – Attilio Befera, direttore Agenzia delle entrate: 304mila
28 – Nino Di Paola, comandante guardia di finanza (in pensione): 302.939,25 euro fino al 19 agosto 2011
29 – Giuseppe Serino, capo dipartimento ministero politiche agricole: 300.753,00
30 – Enrico Giovannini, presidente dell’Istat: 270.000 euro
31 – Giuseppe Ambrosio, dg ministero politiche agricole: 297.500,00;
32 – Daniela Becchini, direttore generale Inps: 296.208,91
33 – Bruno Brattoli, capo dipartimento giustizia minorile: 293.029,60
34 – Antonio Mastrapasqua, presidente Inps: 216.711,67